
I paesaggi della memoria di quartieri di una città offrono spunti che valgono per la città nel suo insieme? E per il concetto di città? Ma poi esiste un concetto universale di città o esiste solo una serie di tante città frutto di tante storie locali non confrontabili se non in parte e comunque non sovrapponibili? E per la memoria e i suoi paesaggi come stanno le cose? Può essere utile al nostro lavoro cercare risposte a queste domande?
Queste le risposte di Italo Calvino:
Nelle città invisibili non si trovano città riconoscibili.
…
Un libro (io credo) è un qualcosa con un principio e una fine…, è uno spazio in cui il lettore deve entrare, girare, magari perdersi, ma a un certo punto trovare un’uscita, o magari parecchie uscite, la possibilità di aprirsi una strada per venirne fuori.
…
Le città sono luoghi di scambio, come spiegano tutti i libri di storia dell’economia, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi.
…
Non è detto che Kublai Kan creda a tutto quel che dice Marco Polo quando gli descrive le città visitate nelle sue ambascerie.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.